COS’È IL DECLUTTERING?
Decluttering vuol dire eliminazione del clutter.
COS’È IL CLUTTER?
In italiano non esiste un termine corrispondente.
In inglese clutter significa “ingombro disordinato”.
Esiste anche il verbo to clutter: vuol dire “mettere in disordine, accumulare in modo caotico”.
Il decluttering è quindi l’eliminazione degli ingombri disordinati.
Per rendere l’idea del significato più profondo del decluttering, considera che il termine clutter deriva da clot, che vuol dire coagulo. Il clutter è quindi un ingombro, un coagulo che intralcia il corretto funzionamento di una casa.
I maestri di Feng Shui direbbero che è uno dei motivi di disturbo della spontanea circolazione di energia nell’abitazione.
La questione non è avere la casa ordinata o no.
Il problema nasce quando la tua casa diventa un ostacolo per la tua vita, come in questi casi:
I disturbi da clutter sono in primo luogo di tipo funzionale: non inviti nessuno perché è troppo faticoso rimuovere il clutter tutto in una volta, hai un garage in cui l’auto non può entrare o una camera degli ospiti che non può ospitare nessuno perché è stipata di oggetti, vuoi dedicarti al tuo hobby, ma non sai dove stare, e poi dove sono finiti gli attrezzi?
Gli impedimenti fisici hanno conseguenze psicologiche: un’irritazione di base, che diventa uno stato d’animo permanente, e si ripercuote sui rapporti con gli altri. Un senso di rallentamento, ostacolo, sovraccarico, ristagno che provoca malessere e frustrazione e conduce a una perdita di autostima.
Il meccanismo funziona anche nell’altro senso: autostima in crisi, frustrazione e affaticamento portano a cercare distrazione nello shopping compulsivo, costruendo, nei casi limite, vere e proprie “barricate” di cianfrusaglie a protezione dal mondo esterno.
In casi più rari, riconosciuti con il nome di disturbo da accumulo o disposofobia, e diventati tristemente famosi grazie a programmi come Malati di accumulo e Hoarders, il malessere diventa patologico.
In questo caso, si rende necessario un affiancamento psicologico per sbloccare la situazione.
Senza arrivare a questi livelli, in tanti soffriamo di disturbi da clutter: perdiamo tempo a cercare le cose che ci servono e denaro per ricomprarle pur avendole da qualche parte in casa. Paghiamo il mutuo o l’affitto per ospitare oggetti che non useremo mai, che troviamo sgradevoli o ci ricordano momenti spiacevoli. Siamo più nervosi e stanchi perchè ci dobbiamo occupare di pulirli, catalogarli, tenerli a mente.
Crediamo di avere bisogno di una casa più grande per ospitare sempre più cose.
Si tratta di selezionare e allontanare da casa gli oggetti che non ti servono più o non ti sono mai serviti, che non ti piacciono o sono legati a ricordi spiacevoli. Facendo spazio in casa, si renderà necessario riorganizzare quel che resta in modo pratico, in base al tuo stile di vita.
Solo chi vive o ha vissuto il problema, sa quanto può essere faticoso anche solo pensare di fare queste semplici azioni.