Come liberare la tua casa dal disordine
Secondo Maxwell Gillingham-Ryan, designer e creatore di Apartmenttherapy.com,
“il segreto che può cambiare la tua vita è capire che:
1) non hai bisogno di così tanta roba (non sei più un uomo delle caverne, dopotutto),
2) semplificando, otterrai un ambiente che ti permetterà di crescere e raggiungere il tuo massimo potenziale“.
Io sono d’accordo, e tu?
S.
Come liberare la tua casa dal disordine / Apartmenttherapy.com
di Maxwell Gilligham-Ryan – Trad. Silvia Petiti
Il disordine dell’uomo delle caverne
Il disordine è un fatto naturale della vita, e il problema risale alla preistoria.
A quell’epoca c’era bisogno di accumulare più cibo e provviste possibili, per assicurarsi la sopravvivenza. La vita era semplice: trascinavi tutto nella tua caverna. Una mossa intelligente e importante…per salvarti la vita.
Da allora, i tempi sono cambiati. Abbiamo fatto molti progressi: otteniamo molto più facilmente il cibo e le cose utili alla sopravvivenza, ma ospitiamo ancora una vocina interiore che ci suggerisce di tenerci stretta la roba “perché potremmo averne bisogno”.
Non crederci. Quella vocina è l’istinto di sopravvivenza dell’uomo delle caverne, che al giorno d’oggi non ti è più di aiuto.
Attualmente, può invece capitare di soffocare la nostra vita sotto cumuli di proprietà grandi e piccole (con relativa manutenzione), che in realtà non ci servono.
(Nota: Le nostre cose tra l’altro sono cambiate parecchio dalla preistoria. All’epoca, tutto era biodegradabile e spariva rapidamente. Molta della nostra roba, invece, ci sopravviverà).
Inoltre, viviamo in un mondo basato sul consumismo, che ci spinge continuamente a fare scorta di roba nuova, per cui è davvero difficile non finire impantanati nel disordine.
Fare spazio al nuovo
Il segreto che può cambiare la tua vita è capire che: 1) non hai bisogno di così tanta roba (non sei più un uomo delle caverne, dopotutto), e 2) semplificando, otterrai un ambiente che ti permetterà di crescere e raggiungere il tuo massimo potenziale.
Una delle mie grandi fonti di ispirazione è Karen Kingston, autrice di “Creating Sacred Space with Feng Shui”. Mi ha aiutato a vedere qualcosa di così banale come il collezionare libri in modo completamente diverso. I libri sono grandi risorse e simboli di esperienza, ma noi tutti tendiamo ad averne più di quelli che usiamo. Secondo la Kingston, “collezionare vecchi libri non permette di creare spazio per nuove idee e modi di pensiero”.
Vorrei spingermi oltre. Tenere stretta qualsiasi cosa che non abbia utilità non permetterà di creare spazio per il nuovo – cose, lavori, persone, opportunità, ecc. Se portiamo cose nuove a casa, abbiamo bisogno di togliere qualcosa di vecchio. In questo modo, assicuriamo un corretto flusso vitale alle nostre esistenze.
La regola del 10%
La regola del decluttering (eliminazione del disordine) è quella di definire un sistema di organizzazione piacevole ed efficiente per ogni area della casa (vestiti, scarpe, libri, oggetti della cucina, ecc.), e non permettere che esse si riempiano troppo. Lascia libero il 10% dello spazio. Consideralo dedicato alle novità che entreranno nella tua vita.
Il che vuol dire che, a seconda di quanto tendi ad accumulare, dovrai dedicarti al decluttering più o meno spesso. Per aiutarti, ti suggerisco di usare una “zona di uscita” (outbox), per ospitare le cose che stai considerando di eliminare.
Il clutter clearing di seconda generazione
La outbox sarà la tua migliore alleata durante il decluttering. Funziona perché rappresenta un processo in due tempi che ti permette di capire se qualcosa ti serve davvero senza dovere decidere immediatamente cosa farne.
Di solito i “clutter clearers” suggeriscono di passare in rassegna le proprie cose e individuare 4 gruppi di oggetti: le cose da tenere, quelle da buttare in discarica, quelle da riciclare, e quelle da vendere o regalare.
Questo si può definire “clutter clearing di prima generazione”. Si focalizza sul l’identificazione delle cose da eliminare subito, senza considerare che esistono DUE problemi: selezionare il disordine e distaccarsene. La mia esperienza mi ha insegnato che l’ansia da separazione è il problema più grande.
Di fronte a queste due decisioni – dove ricollocare un oggetto (il suo valore per il resto del mondo) e se posso separarmene (il suo valore per me) – di solito ci si blocca.
Il clutter clearing di seconda generazione risolve il dilemma proponendo dapprima una temporanea separazione fisica, e successivamente la decisione di un’eventuale rimozione dell’oggetto.
La “zona di uscita” (outbox)
Scegli uno spazio ben definito, lontano dalle attività giornaliere e che possa rimanere caotico per un breve tempo. Un armadio o la camera degli ospiti, ma anche un angoletto non troppo lontano dalla porta d’ingresso. Definiscilo la tua “outbox”. Non è l’angolo della spazzatura, e non deve essere necessariamente una scatola; è piuttosto una “casa temporanea” per gli oggetti di cui stai decidendo il destino.
Dopo un certo periodo di tempo nell’outbox, l’oggetto “lascia la presa” e diventa una cosa qualunque di cui potrai decidere facilmente cosa fare. Un mio cliente ha paragonato questo fenomeno all’esperienza infantile dell’innamorarsi di un sassolino bagnato. Quando si è asciugato e non luccica più, torna ad essere un semplice sasso e perde il suo fascino.
Pur essendo un concetto semplice, l’outbox si è dimostrata molto efficace nel permettere di sgomberare in modo regolare le case di molte persone.
Le regole dell’outbox
1. Le cose depositate devono rimanervi per almeno una settimana;
2. Passato questo periodo, puoi scegliere: riportarle a casa se si sono rivelate indispensabili; se sei indeciso, puoi lasciarle nell’outbox un’altra settimana; oppure spostarle nella pila della spazzatura, del riciclo o delle cose da vendere o dare via.
Quando ti sarai abituato ad una prima fase di separazione dagli oggetti, e ad una seconda relativa alle decisioni da prendere, troverai sempre più facile eliminare il disordine.
Qui trovi il post originale.
Foto: fantastikfrank.se
Architetto.
Ti aiuto a semplificare la casa con consapevolezza, per trasformarla in un ambiente confortevole e sereno per te, e per chi ti sta vicino.
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