Il peso del decluttering
Ieri mi sono accorta di essere stata citata nel blog di Lorenzo Durand…
Lo ringrazio, peché ha sviscerato i motivi per cui il “metodo del peso” regala tante soddisfazioni nel decluttering.
Tra l’altro, è un metodo che rende chiara la connessione tra casa e corpo: fare decluttering è “mettere a dieta la casa” per vivere meglio.
A proposito, in questi giorni ho ricontrollato il settore “libri e riviste di cucina” della mia libreria, eliminando 10 kg di libri e 12 kg di riviste (non preoccupatevi, me ne restano ancora!).
Mercatino, arrivo!
52 TONNELLATE DI LEGGEREZZA / Declutteringefficace.com
di Lorenzo Durand
Chiedi a una persona alla sua prima esperienza di decluttering come si sente dopo aver liberato il suo spazio, e più di metà delle volte ti sentirai rispondere: “più leggera!”
Quella tipica sensazione di leggerezza che impariamo ben presto a riconoscere è la “firma” di un decluttering ben riuscito… è quasi come se gli oggetti rimossi dall’abitazione portassero via con loro una massa equivalente di “pesi” psicologici.
Possiamo sfruttare questo legame per rendere il decluttering più facile e divertente?
Oh sì che possiamo 🙂
Qualche mese fa, l’amica Silvia Petiti ha lanciato sul gruppo Facebook di Fai spazio alla vita un brillante trucchetto che abbiamo subito fatto nostro: pesare gli accumuli in uscita, e tenere nota di quanta massa ha lasciato l’abitazione.
Quindi: faccio un bel decluttering di una credenza, riempio uno scatolone, lo peso, 12 kg; una scarpiera in bagno, scatolone di scarpe devastate, 7 kg. Sono a 19 kg declutterati. E avanti così.
PERCHÈ pesare gli oggetti in uscita rende le cose più facili?
1. avere una misura precisa e oggettiva del lavoro svolto rende i risultati del tuo lavoro più concreti nella tua mente; la soddisfazione aumenta, e di conseguenza, anche la motivazione.
2. spesso, nel decluttering ci sentiamo soli perché siamo ancora pochi a riconoscere a questa pratica tutto il suo reale valore; ma un dato oggettivo come “89 kg” è molto più facile da comunicare agli altri e fa molta più impressione delle tue sensazioni soggettive. Una misura materiale ti rende facile mostrare a chi ti sta vicino la concreta utilità del tuo lavoro.
3. Quando sei lì lì per introdurre nuovi oggetti inutili in casa, ti viene automaticamente da pensare: “mmmm…aspetta un attimo, quanti chili dovrò spostare poi quando mi sarò stufato?”
Ma soprattutto…
4. Accende inevitabilmente uno stimolo ludico: “quell’angolo è un po’ pesante…a quanti chili posso arrivare se lo libero??”
Vuoi provare?
È molto semplice: alla fine di una sessione di decluttering, pesa sacchetti e scatoloni in uscita. Poi segna il peso su un foglio apposito e sommali al totale precedente. (…)
Gettare la zavorra
Il comportamento di accumulo si radica nel bisogno di “zavorrare” la nostra vita contro il cambiamento che sentiamo più o meno inconsciamente pieno di incertezze e quindi di pericoli.
Peccato che anche ogni miglioramento presupponga un cambiamento. Da qui l’effetto di ristagno psicologico (e non solo) tipicamente legato al comportamento di accumulo.
Ma quando rimuovi la zavorra, e lo fai in modo consapevole e metodico, le porte del cambiamento tornano ad aprirsi. (…)
⭐️
Se vuoi leggere il post originale, lo trovi qui.
Il decluttering e la semplificazione della casa (e della vita) sono temi che mi sono molto cari. Ti posso aiutare con le mie consulenze via Skype, e con i miei workshop di decluttering online.
Foto: casadelcaso.com
Architetto.
Ti aiuto a semplificare la casa con consapevolezza, per trasformarla in un ambiente confortevole e sereno per te, e per chi ti sta vicino.
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