Il metodo Kondo: un esperimento di riordino / 4 - La prima categoria: vestiti e accessori

Il metodo Kondo: un esperimento di riordino / 4 – La prima categoria: vestiti e accessori

Ed eccoci alla sezione più conosciuta, dibattuta e sperimentata del metodo Kondo: il riordino del guardaroba. Il web pullula di post e video che ne mostrano l’applicazione pratica.

 

Tenendo a mente quello che abbiamo detto nei post precedenti, queste sono le tre fasi da seguire:

 

1. RACCOLTA. Radunate gli indumenti nello stesso luogo (tutti, se siete molto coraggiose/i e se avete parecchio tempo a disposizione, altrimenti potete individuare delle sottocategorie: maglie, gonne e pantaloni, giacche, intimo, accessori…). La Kondo consiglia di radunare proprio tutti gli indumenti presenti in casa, eccetto quelli nella lavatrice in funzione, in modo da renderci davvero conto di quanti ne abbiamo.

 

2. SELEZIONE. Ora iniziate a prenderli in mano uno per uno, e fatevi la fatidica domanda: “Mi dà gioia?”. Con un po’ di pratica, possiamo davvero capire cosa pensiamo di un certo abito: proviamo a chiederci “Ho voglia di mettermelo?” e sintonizziamoci sulla sensazione istintiva che il corpo ci trasmetterà… La scelta sarà davvero facile.

 

3. RIORGANIZZAZIONE. Dopo avere individuato gli indumenti da tenere, e  allontanato il resto, possiamo iniziare a risistemarli nel guardaroba.

 

RIPETO: SOLO DOPO AVERE SELEZIONATO ED ELIMINATO, POTRETE PASSARE ALLA RIORGANIZZAZIONE!

 

Che per Marie Kondo consiste in due azioni: piegare i vestiti, o appenderli.

 

E arriviamo al famoso sistema di piegatura degli abiti. Secondo la Kondo, il modo migliore di guadagnare spazio negli armadi è piegare tutto quello che si può, e disporlo in verticale nei cassetti, o anche in contenitori di fortuna, come scatole da scarpe. In questo modo diventa possibile individuare ogni capo, come un libro su uno scaffale. La piegatura “a pacchetto” dei vestiti avrebbe un altro affascinante effetto:

 

Il vero beneficio è che così facendo nel momento in cui li toccherete con le mani, riverserete in loro la vostra energia. La parola “cura” in giapponese si indica con il termine “teate”, che alla lettera significa “imposizione delle mani”.

 

Potete trovare infinite immagini di cassetti riorganizzati secondo il metodo; nel link qui sotto trovate alcuni brevi video che mostrano come piegare i vari tipi di indumenti.

 

http://goop.com/the-illustrated-guide-to-the-kondo-mari-method/

 

Per gli abiti da appendere, il segreto di una buona organizzazione è quello di seguire un andamento “in salita” da sinistra verso destra, che psicologicamente  offre una sensazione di leggerezza. Dividete gli abiti in sottocategorie, mettendo a sinistra i più lunghi, i più pesanti, e i più scuri.

 

A questo punto, il vostro guardaroba conterrà solo abiti che amate e indossate con piacere, riordinati in modo spettacolare… e per rilassarvi dopo tutto questo lavoro, se avete il libro e volete divertirvi un po’, vi consiglio il paragrafo dedicato al dramma dei calzini “a patata”!

 

Il tema del prossimo post sarà… il riordino del mio guardaroba. Provate anche voi: potremo raccontarci com’è andata!

 

Buon lavoro, S.

 

Foto: whowhatwear.com via pinterest

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